Che un giusto apporto di sale sia alla base di una sana alimentazione era un dato assodato, ma che dall’eliminazione completa del sale dipendesse anche la nostra linea è per molti una novità.
Eppure una dieta senza sale aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso, evitando quindi ritenzione idrica e senso di gonfiore, inoltre aiuta a dimagrire e ritrovare la giusta linea.
Ma quanti tipi di sale ci sono in commercio?
Sale da cucina: comune cloruro di sodio.
Sale iposodico: è indicato a chi soffre di pressione alta o ritenzione idrica. Visto che sembra meno salato attenzione ad utilizzarlo nel migliore dei modi.
Sale iodato: è un normale sale da cucina arricchito di iodio. Viene consigliato a chi ha problemi alla tiroide o a chi ha carenze di iodio.
Sale integrale: viene prodotto facendo evaporare l’acqua di mare. Oltre al cloruro di sodio, sono presenti anche magnesio, calcio, potassio, bromo e iodio. Spesso si acquista nei negozi di alimentazione naturale.
Perchè limitare il consumo di sale?
Dovremmo consumarne massimo 5 grammi al giorno, troppo sale nella dieta costringe i reni ad un superlavoro, infatti questi organi hanno il compito, da una parte di eliminare le tossine prodotte dal nostro corpo, dall’altra di trattenere sali minerali e sostanze nutrizionalmente importanti, però se la quantità di sale è eccessiva per diluirlo fanno espellere meno acqua dall’organismo.
Il risultato è la ritenzione idrica, un aumento del volume del sangue con possibilità di causare un aumento della pressione arteriosa.
Come limitarne l’uso a 5 grammi?
Dividete la porzione in due, mettendo 2 grammi e mezzo in una tazzina da caffè per condire i vari alimenti e i restanti per l’acqua necessaria a cuocere la pasta. Attenzione, inoltre, agli alimenti che contengono elevate quantità di sale.